Alghe, cibo e architettura, il connubio perfetto dello Urban Algae Folly

11088610_741933895919346_471874317356130518_oBioarchitettura alle alghe, che produce ombra, ossigeno, carburante e nutrimento a costo zero e in maniera ecosostenibile. Questo è quello che hanno fatto Marco Poletto e Claudia Pasquero, designer dell’ecoLogicStudio, con la loro Urban Algae Folly, una struttura innovativa che sfrutta il design, la tecnologia e il potere delle microalghe Chlorella e Spirulina per creare un’architettura che non danneggia l’ambiente ma lo aiuta.

Presentata ad EXPO Milano 2015 e, prima ancora, in prototipo alla Milano Design Week 2014, oggi la fattoria urbana si trova nella piazza principale di Braga, in Portogallo, producendo ogni giorno 2 kg di ossigeno, l’equivalente di quello prodotto da 25 grandi alberi, oltre a 100 grammi di microalghe che contengono la stessa quantità di proteine di 2 kg di carne di mucca.

La struttura viene infatti “alimentata” con quello che viene ormai sempre più spesso definito il “superfood del futuro”: le microalghe. Grazie all’interazione umana che ne permette la circolazione all’interno della struttura, costituita da un innovativo polimero denominato ETFE, e all’azione del sole, la Chlorella e la Spirulina si rinnovano creando ossigeno, ombra e ristoro per chi sosta sotto la struttura, oltre che materia prima per carburanti e cibi.

Quest’ultimo è un tema recentemente molto sentito e di cui le microalghe Chlorella e Spirulina sono oramai protagoniste indiscusse, grazie alle loro proprietà fotosintetiche che permettono loro di riprodursi in grande quantità e alle indiscusse doti di alimento biologico. Sono infatti, tra le altre cose, ricche di proteine in forma bioassimilabile, clorofilla, amminoacidi, fitonutrienti, vitamine e sali minerali; grazie a tutti questi elementi stimolano l’energia fisica e mentale e la resistenza dell’organismo agli agenti esterni, e aiutano la depurazione dalle tossine assimilate quotidianamente.Urban-Algae-Canopy-5

Un’importante innovazione architettonica che permette quindi di riflettere sulle possibilità di ottenere una grande quantità di materie nutrienti anche nelle zone del pianeta dove ciò è più difficile, oltre ad integrarsi semplicemente e con grande impatto positivo nella vita di tutti i giorni delle grandi città. Diteci cosa ne pensate del sempre più attuale dibattito sulle alghe come fonte praticamente inesauribile di energia e cibo che rispettano il nostro pianeta!

Fonti: urbanalgaefolly.com; ecologicstudio.com; rinnovabili.it; inhabitat.com

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