Acque più pulite con le alghe

foresta kelp

Una foresta di alghe Kelp

Nonostante la comune percezione, le alghe possono essere un importante elemento nella pulizia delle acque. Alcune ricerche hanno infatti dimostrato la capacità delle alghe marine di assorbire grandi quantità di inquinanti dal loro habitat, in particolare per ripulire le acque di scarico dell’industria agricola, ricche in fertilizzanti a base di fosforo e azoto, e quelle dell’industria chimica piene di metalli pesanti.

Nel primo caso infatti i fertilizzanti possono causare l’eutrofizzazione dell’habitat che inquinano, fenomeno che mette a serio rischio gli ecosistemi colpiti poiché garantisce un sovrasviluppo di alcune specie vegetali  che finiscono per soffocare l’intero ecosistema. Gli studi del professor Charles Yarish dell’università di Stamford hanno però dimostrato che le alghe, in particolare alghe verdi del tipo Enteromorpha e Monostroma, sono in grado di assorbire grandi quantità di azoto e di fosforo in misura maggiore rispetto a quelle di cui necessitano per la loro massima crescita, permettendo di smaltire grandi quantità di questi elementi garantendo l’equilibrio del bacino idrico.

charles yarish

Il professor Charles Yarish, ricercatore all’università di Stamford

Anche per quanto riguarda i metalli pesanti possono però essere usate le alghe marine come rimedio all’inquinamento umano. Analizzando campioni di alghe provenienti da ambienti inquinati da metalli pesanti come zinco, cadmio e rame è infatti stato possibile scoprire che le alghe sono un perfetto indicatore naturale per studiare la salute delle acque, poiché in grado di assorbire grandi quantità di questi elementi in base al livello di inquinamento dell’acqua stessa.

A partire da questa scoperta è stato possibile progettare un loro utilizzo non solo come indicatore ma come vero e proprio agente pulente per rendere nuovamente salubri gli ambienti malati; è possibile in particolare utilizzare gli scarti dell’industria della produzione degli alginati estratti dalle alghe brune, che si presentano come dei fondi di caffè, per garantire un impatto estetico minimo sull’ecosistema riuscendo al contempo a ripulire le nostre acque!

Siete contenti delle scoperte che garantiscono la salute delle nostre acque? Raccontateci cosa ne pensate nei commenti!

Fonti: fao.org; rsc.org; today.uconn.edu

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