L’ALGA DEI DUE MONDI
Il Cuoco ZEN Alfredo Iannaccone ci propone oggi un percorso tra Oriente e Occidente, un percorso di contaminazioni “figlie” della tradizione. Protagonista assoluta la SACCHARINA (Kombu royal), un’alga straordinaria, che “gioca” a fare la scarola, quella della tradizione campana.
Un pò scarola ma in fondo anche un pò sushi, dal momento che da una parte l’alga viene “riempita” con quel cappero, quell’acciuga, quel pane, quelle olive, tipiche della cucina napoletana. Dall’altra però assume le forme di un maki roll, di un sushi costruito con la classica alga nori esterna, che però contiene in questo caso sapore di mare puro, con un crudo di gambero rosso e una tartare di ostrica Regàl d’Irlanda.
INGREDIENTI
Per l’alga
200 gr. di alga saccharina (Kombu royal)
acqua minerale naturale
acqua di mare
Per il fondo di cottura
2 cucchiai di olio evo
aglio rosso siciliano di Nubia 1 spicchio
pepe verde vanigliato del Borneo
peperoncino affumicato Chipotle
2 cucchiai di colatura di alici
prezzemolo fresco
finocchietto selvatico fresco
per il ripieno
capperi di Pantelleria
2 acciughe di Cetara
10 olive nere di Gaeta
pinoli
2 cucchiai di panko bread
per la cottura
1 mestolo di brodo di pesce di scoglio fresco
Per la decorazione
finocchietto di mare
salicornia fresca
PREPARAZIONE
Reidratare la saccarina per 30 minuti in acqua fredda e acqua di mare depurata.
Asciugare le alghe e pareggiarle ai lati.
Realizzare il ripieno. Tostare i pinoli, aggiungere l’olio evo e farvi rosolare l’aglio in camicia.
Unire le olive nere denocciolate e tritate, i capperi dissalati, le acciughe, la colatura, le erbe vive, le spezie.
Aggiungere la colatura e l’aceto.
Infine sempre con l’olio e l’aglio tostare il panko da parte e aggiungerlo al fondo.
Riempire delicatamente le alghe a mò di roll.
Richiudere con degli stuzzicadenti.
Continuare la cottura dell’alga nel medesimo fondo e bagnare con il brodo di pesce.
Tagliare l’alga a pezzetti e servire con il finocchietto di mare, la salicornia e la polvere di lattuga di mare.
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E questa sarebbe una ricetta zen?!!! Ma da quando nella cucina zen si utilizzano animali? Il sig. Alfredo Iannaccone è chef zen quanto io sono il Papa. !
Non ci sono restrizioni alimentari particolari, anche se nei monasteri Zen il cibo è prevalentemente vegetariano con l’integrazione di pesce. Quello che conta davvero è soprattutto il modo di cucinare e di mangiare.