Il galateo del sushi: prima parte
Il piatto più famoso che possiamo mangiare che prevede per tradizione le alghe marine è naturalmente il sushi. Infatti il tipico cibo giapponese a base di pesce crudo, riso e alghe marine, dalla lunghissima tradizione in oriente, oramai è comunissimo ed apprezzatissimo anche in occidente. Ma siamo sicuri di conoscerlo così bene?
Per questo motivo oggi iniziamo un breve percorso che porteremo avanti nelle prossime settimane alla scoperta dei nostri amati rotolini avvolti nelle tipiche alghe Nori tostate. La nostra prima tappa di questo viaggio prevede di conoscere i vari pezzi del sushi, ognuno con il proprio nome; sushi infatti significa “aspro” ed indica una serie di pietanze tutte a base di riso, ma ogni diversa forma ha le sue particolarità. Ad esempio, lo sapevate che il sashimi, cioè le fettine sottili di pesce crudo, cotto o in salamoia, in Giappone non sono considerate parte del sushi perché non contengono riso?
Iniziamo con le classiche polpettine di riso, di forma ovale e condito con wasabi su cui viene adagiata una fettina di pesce crudo, queste sono i Nigiri; il nome significa “sushi modellato a mano”. A volte i Nigiri possono avere una sottile cintura di alga Nori per affrancare il pesce al riso sottostante.
Gli Onigiri sono invece tipici street food giapponesi, sono polpettine di riso triangolari con un cuore di tonno o pesce crudo, ma possono anche essere di verdure o misti, avvolte nella loro tipica forma dalle alghe di modo che possano essere afferrate facilmente camminando per strada senza rischiare che si rompano e senza che ci finiscano sui vestiti, sporcando tutto!
Forse i pezzi più famosi del sushi sono i Maki, il cui nome significa “sushi arrotolato”, polpettine cilindriche di piccola dimensione, con al centro pesce cotto o crudo oppure verdure, avvolte nel riso e infine in un foglio d’alga, facili da afferrare e di dimensione adatta per poterne assaggiare molte varianti con i vari tipi di ingredienti.
Uramaki significa invece “sushi interno-esterno”, perché prevede gli stessi ingredienti del maki ma sistemati differentemente. Essi infatti sono costituiti dal ripieno contenuto da un rotolo di alga Nori, mentre il riso è sistemato intorno all’alga, guarnito infine all’esterno da uova di pesce o semi di sesamo. Questo può avere una forma cilindrica o cubica.
Proseguiamo quindi con alcuni dei tipici condimenti o accompagnamenti del sushi: il Teriyaki è una tipica salsa che può essere usata per condire il sushi ed è costituita da salsa di soia, aceto di riso e zucchero; lo stesso nome però indica anche una tecnica di cottura, perché la salsa viene spesso utilizzata per marinare, e quindi cuocere, il pesce crudo.
Spesso poi il sushi è accompagnato con una insalata croccante di alghe, la Goma Wakame, costituita da listarelle di alghe Wakame, semi di sesamo, aceto di riso e salsa di soia, gustosissima e salutare.
Infine un alimento che perfettamente completa o, secondo le regole giapponesi, apre un pasto di sushi è l’Edamame, costituito dai tipici fagioli di soia freschi lessati con tutto il baccello, che vengono mangiati freddi sbucciandoli con le mani.
Buon appetito e a presto con un’altra lezione di sushi!
Fonti: cooperazione.ch