Le alghe vinicole
La capacità enorme delle alghe marine di consumare anidride carbonica per la loro sopravvivenza suscita da tempo grande interesse. Le alghe infatti possono essere un elemento chiave per risolvere il problema delle alte emissioni di CO2 che le attività umane producono, causando danni al nostro pianeta.
Anche una attività della nostra tradizione, come la produzione di vino, produce grandi quantità di CO2, tramite la fermentazione alcolica, che vengono poi immesse nel sistema; partendo dalla comprensione di questo problema è però nato il progetto italiano Zewipro. Questo si propone di ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica sfruttandola come risorsa anziché come problema.
Le alghe marine sono infatti materia prima molto ambita in molti settori, come quello farmaceutico o quello cosmetico. Si stima che il settore vitivinicolo europeo produca un milione e mezzo di tonnellate di CO2 ogni anno e questa innovazione potrà rendere il nostro pianeta più sano. Il progetto, vincitore del bando “Eco-innovation” che prevede stanziamenti di fondi dell’Unione Europea, riutilizza le emissioni gassose e i reflui idrici della produzione del vino per alimentare fotobioreattori a kilometro zero per la produzione di alghe marine.
I vantaggi delle aziende che sceglieranno di implementare questo nuovo metodo saranno molteplici, creando posti di lavoro direttamente e indirettamente e salvaguardando la salute del pianeta. In Europa sono già svariate le aziende vinicole che si sono lanciate nel progetto, in Italia, Francia e Spagna. In futuro, se si riveleranno molte le aziende interessate alle possibilità offerte da questo campo, sarà possibile fare affidamento addirittura alle alghe prodotte dal vino per avere una importante fonte di biomassa per la produzione di carburante. Presto dunque potremo guidare macchine alimentate a vino e alghe! Una dieta salutare per i nostri mezzi di trasporto.
Fonti: lifegate.it; greenport.it