LA PRIMA SCARPA AL MONDO FATTA DI ALGHE

Si chiama Ultra III, la sneaker unica nel suo genere. A realizzarla sono state la londinese Vivobarefoot, e Bloom Foam, un’azienda di San Diego che si occupa di materiali innovativi.

Il materiale con cui viene prodotta la calzatura è raccolto negli stagni e nei laghi,  soprattutto da quelli a rischio di sovraccarico algale. Rimuovendo le alghe dai sistemi marini e sostituendo i materiali petroliferi dannosi utilizzati per tanti prodotti moderni, Bloom Foam sta cercando da parte sua di offrire una soluzione sostenibile, un materiale naturale per le scarpe che da una parte sostituisca quello normalmente usato e ricavato dal petrolio, e dall’altra contribuisca a ridurre la presenza eccessiva di alghe nell’ecosistema.

Le alghe raccolte vengono dunque trattate e trasformate in una speciale schiuma chiamata EVA che consiste in etilene vinil acetato, una materia plastica e composta da etilene e acetato di vinile in grado di garantire un’elasticità e flessibilità al prodotto.

Le escrescenze di alghe nocive stanno mettendo a rischio l’intero ecosistema marino, si parla di una scala enorme, a livello globale. I rifiuti chimici in particolare quelli contenenti fosforo e nitrati vari, spesso presenti in concimi , penetrano nei corsi d’acqua e danno vita a fenomeni di crescita delle alghe che diventano fuori controllo. Queste rilasciando sostanze dannose per gli animali e l’uomo esauriscono l’ossigeno nell’acqua e bloccano la luce del sole, tranciano quindi via due componenti ancestrali della vita marina selvatica.

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